Il 5 ottobre del 2007 il Giudice monocratico Michela Valente, della sezione distaccata di Manfredonia del Tribunale di Foggia, aveva assolto tutti gli imputati. Assoluzione con formula piena perché «il fatto non sussiste». La sentenza era stata confermata anche dai giudici della terza sezione della Corte d’appello di Bari nel marzo del 2011.Il 14 Marzo 2012, i Giudici della Suprema Corte, hanno rigettato l’appello contro la sentenza di Bari, della Procura Generale, del Ministero dell’Ambiente, dell’Avvocatura dello Stato e della Regione Puglia. La quarta sezione penale della Suprema Corte ha reso quindi definitive le assoluzioni di 10 ex dirigenti dell’Enichem agricoltura e di 2 esperti di medicina del lavoro, accusati a vario titolo di disastro colposo e 17 omicidi colposi, reati peraltro nel frattempo prescritti.
«La Corte di Cassazione — ha commentato l’Avvocato Michele Curtotti, legale di tre degli imputati — ha confermato la bontà della decisione del giudice di primo grado, in quanto sia in appello che in Cassazione abbiamo avuto la conferma della decisione assolutoria per tutti gli imputati».
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